“Gendering poetry”: poesia maschile e poesia femminile
In un saggio intitolato “The Fire i’ the Flint” (1974) Heaney parla del binomio tra feminine e masculine poetry:
“Nel modo maschile il linguaggio funziona come forma di apostrofe, di affermazione o di comando, e lo sforzo poetico ha a che fare con il conscio reprimere e controllo dei materiali, un lavoro di sagomatura; le parole non sono musica prima di essere qualsiasi altra cosa, né sono assopite dal loro dormiveglia nell’inconscio, ma atletiche, abili, con i muscoli del senso bene in mostra. Nel modo femminile, invece, il linguaggio funziona più come evocazione che apostrofe e lo sforzo poetico non è tanto un lavoro di sagomatura quanto un atto di divinazione e di rivelazione[…]”[1]
Heaney “genders”[2], da quindi una connotazione sessuale all’ispirazione poetica e la distinzione tra poesia maschile e poesia femminile è resa esplicita nel saggio “Belfast” pubblicato nel 1972:
“Ho sempre aspettato le poesie, a volte escono fuori come corpi estratti da una torbiera, per lo più intatte, come se avessero giaciuto là tanto tempo, affiorando con un pizzico di mistero […] Penso che il processo sia una specie d’incontro sonnambulo tra volontà e intelligenza maschili e un nodo d’immagini ed emozioni femminili. Credo che per me l’elemento femminile riguardi la materia dell’Irlanda, e la tensione maschile derivi dall’essere coinvolto con la letteratura inglese.”[3]
Come suggerisce Edward Picot, all’interno di tale distinzione si inseriscono W.B. Yeats e Patrick Kavanagh, in quanto il primo rientra nel modo maschile, il secondo nel modo femminile:
As other essays by Heaney make clear, these ideas about masculine and feminine modes of utterance are shaped by a feeling that modern Irish poets must choose between the examples set by the ‘masculine’ Yeats – ‘one is awed by the achieved and masterful tones of that deliberately pitched voice- and the ‘feminine’ Patrick Kavanagh- ‘a taker of verses, a grabber of them’ for whom the poem is more a conductor than a crucible’. So far as ‘Digging’ is concerned, the ‘masculine, Yeatsian mode clearly equates with the poet-as-gunman, whereas the ‘feminine’ mode equates with the poet-as-digger.[4]
Valentina Fera
[1] Seamus Heaney, Il fuoco nella selce in Attenzioni ,Preoccupations- Prose Scelte 1968-1978, 1996, p. 96
[2] Brearton Fran, Heaney and the Feminine, Cambridge Companion to Seamus Heaney, Cambridge Collections Online, CambridgeUniversity Press, 2009, p. 75
[3] Seamus Heaney, Belfast in Attenzioni , Preoccupations- Prose Scelte 1968-1978, 1996, p.29
[4] Edward Picot, op.cit. p.209